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Bianca, una donna di trentatré anni è affascinata, fin da piccola, dai confini. Ha una vita "normale" ma anche una seconda vita, parallela, che lei ritiene altrettanto reale della prima. Ha una sensibilità particolare e non accetta l'idea per cui l'invisibile equivalga all'inesistente. Nel testo, il più marcato dei confini - quello tra reale e irreale, razionale ed irrazionale, vero e immaginario - si traduce per Bianca nella percezione confusa, alterata, a volte rischiosa della sua storia d'amore con Alex, e nel tenero e intenso rapporto che la unisce in maniera assai peculiare a due figure importanti della sua vita, rappresentate dai due scomparsi attori Heath Ledger e Brandon Lee (nonché ai due personaggi da loro interpretati, rispettivamente, Joker e il Corvo). Di fronte all'impatto con le atrocità e la violenza della realtà, la bambina, che per trentadue anni aveva continuato imperterrita a condurre la propria vita a giocare al facciamo che, darà inizio a una revisione radicale dei concetti stessi di reale e immaginario e di ciò che ne consegue. La terribile esperienza di vita dell'uomo che lei ama, da lui consegnatale sia nella forma di testimonianza sul/del corpo, sia in quella di documenti e di attestati, proietta il sentire di Bianca verso quelle lontane, solo poco tempo prima invisibili, terre di confine tra il Turkmenistan e l'Afghanistan in cui tutto aveva preso inizio quando lei era ancora lontana dal nascere. A quel punto, e soltanto allora, la sfida ai confini sarà già divenuta anche una sfida alle frontiere.